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Autore: Fausto Nardi

Legge di bilancio 2023 – Acquisto prima casa per gli Under 36

Se sei un Under 36 e stai pensando di acquistare la tua prima casa, puoi rivolgerti a noi. Di seguito tutte le informazioni relative a novità e proroghe introdotte al beneficio dalla legge di bilancio 2023.

Sono prorogate alcune misure in favore dell’acquisto della casa di abitazione da parte di soggetti con meno di 36 anni di età.

Proroga delle misure emergenziali di sospensione dei mutui prima casa (c.d. “Fondo Gasparrini”)

È prorogato al 31.12.2023 l’accesso al Fondo di solidarietà per i mutui prima casa per:

  • lavoratori autonomi, liberi professionisti, imprenditori individuali e piccoli imprenditori, alle condizioni previste dall’art. 54 co. 1 lett. a) del DL 18/2020;
  • cooperative edilizie a proprietà indivisa, per mutui ipotecari Fino al 31.12.2023 è consentito l’accesso al Fondo anche per mutui:
  • di importo non superiore a 400.000,00 euro;
  • a favore di contraenti che già fruiscano del Fondo di garanzia per la prima casa;
  • già ammessi ai benefici del Fondo per i quali sia ripreso, per almeno 3 mesi, il regolare ammortamento delle rate.

Accesso al Fondo di garanzia per la prima casa

È prorogato al 31.3.2023 il termine per presentare le domande per l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa da parte di categorie prioritarie (giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, conduttori di alloggi IACP e giovani di età inferiore ai 36 anni), con ISEE non superiore a 40.000,00 euro annui, per i finanziamenti con limite di finanziabilità superiore all’80% (art. 64 co. 3 del DL 73/2021).

Per tali soggetti, la misura massima della garanzia è elevata all’80% della quota capitale.

È prorogata la disposizione che consente l’operatività della garanzia all’80% anche quando il tasso effettivo globale (TEG) sia superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM) per le domande presentate dall’1.12.2022 al 31.3.2023 che rispettino i requisiti di priorità e le altre condizioni di cui al primo periodo dell’art. 64 co. 1 del DL 73/2021.

Agevolazioni per l’acquisto della prima casa da parte di under 36

L’agevolazione “Prima casa under 36” è estesa agli atti stipulati fino al 31.12.2023.

L’agevolazione opera per l’acquisto della “prima casa” di abitazione da parte di soggetti con meno di 36 anni, con ISEE non superiore a 40.000,00 euro e consiste:

  • nell’esenzione dalle imposte d’atto (imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale) e, per gli atti imponibili ad IVA, in un credito d’imposta pari all’IVA corrisposta in relazione all’acquisto medesimo;
  • nell’esenzione dall’imposta sostitutiva sui mutui erogati per l’acquisto, la costruzione, la ristrutturazione degli immobili agevolati.

Per applicare il beneficio devono sussistere anche le condizioni previste per l’acquisto della “prima casa” dalla Nota II-bis all’art. 1 della Tariffa, parte I, allegata al DPR 131/86

Come predisporre un immobile alla vendita

Diamo alcuni consigli su come predisporre una casa alla vendita, rendendola più gradevole agli occhi di un potenziale acquirente nel momento in cui quest’ultimo, insieme all’agente immobiliare, verrà a visionarla.

Partiamo dal presupposto che agente immobiliare a proprietario di casa hanno lo stesso obiettivo in questa fase, e cioè: vendere l’immobile. Dunque, la giusta dose di complicità e collaborazione accelererà il processo di vendita ed aumenterà il tuo grado di soddisfazione.

Per comprendere a pieno il messaggio che vogliamo trasmettere spogliati per un attimo degli abiti da proprietario di casa/venditore, indossando quelli del potenziale acquirente, immedesimandoti in lui: è molto importante adoperarsi affinché la casa sia il più possibile “neutra” per evitare di influenzare il potenziale acquirente e di condizionarlo durante la valutazione.

Quindi è opportuno:

  • Rimuovere ogni personalizzazione dell’ambiente, comprese foto di famiglia, diplomi e simboli religiosi, in modo da consentirgli di  immaginare le personalizzazioni che LUI apporterebbe.
  • Mettere in ordine tutta la casa eliminando dalla vista il superfluo, sistemare gli arredamenti – eventualmente anche spostandoli – in modo che siano messi in risalto gli spazi piuttosto che gli stessi arredi. Questo perché il potenziale acquirente deve poter visualizzare – nella sua mente – il posizionamento dei SUOI mobili all’interno di ciascuna stanza.
  • Illuminare, se possibile in modo naturale oppure accendendo i lampadari, tutti gli ambienti della casa, evitando angoli bui. Questo perché, entrare in una casa buia disorienta chi non la conosce.
  • Se gli infissi esterni sono coperti da tendaggi scuri, è preferibile spostarli in modo da far entrare la luce.
  • Rendersi disponibili a far visitare la casa in orari di luce naturale, piuttosto che durante le ore successive al tramonto, possibilmente durante le giornate di bel tempo; perché il brutto tempo, generalmente, indispone le persone e le rende più chiuse
  • Se le pareti sono opache o sporche, sarebbe bene tinteggiarle, preferibilmente con colori neutri e chiari: il bianco va benissimo
  • Nei limiti del possibile, nascondere giocattoli dei bambini, ciotole del cibo degli animali domestici e oggetti simili, in modo da trasmettere un senso di ordine
  • Dare alla casa una sensazione di freschezza  anche tramite l’uso di fiori e deodoranti evitando i cattivi odori o anche gli odori di cucina
  • Impostare il condizionatore/riscaldamento ad una temperatura che assicuri il maggior benessere possibile
  • Lavare i pavimenti ed igienizzare i bagni
  • In presenza di un giardino è importante: potare alberi e cespugli regolarmente, curare prato, aiuole e fioriere, rimuovere tutti i materiali tipici da cantiere o da costruzione, effettuare piccoli ritocchi di vernice sugli elementi che ne hanno bisogno o ritinteggiare completamente.

Per ottenere il massimo valore dalla vendita della tua casa e per vendere in tempi ragionevoli, contattaci!

Questione affitti a Latina

Da mesi ormai, a Latina, è sorta una “Questione affitti”: si riscontra un’oggettiva e diffusa difficoltà a reperire immobili residenziali destinati alla locazione a medio e lungo termine. Da addetti ai lavori, studiamo il mercato ogni giorno e cerchiamo di interpretarne i segnali. E’ doveroso, da parte nostra, diffondere informazione sull’argomento e fornire spunti di discussione… Lo abbiamo fatto con un video.

Fateci sapere cosa ne pensate, lasciando un commento!

 

Quanto costa tenere una casa vuota?

Quando costa possedere una seconda casa e tenerla vuota?

Chiunque possieda una seconda casa sa che ci sono dei costi che vanno comunque sostenuti anche quando la casa non è in uso…

Ma quali sono nello specifico e a quanto ammontano? Analizziamoli uno per uno.

IMU: è il tributo comunale sul possesso dei beni immobiliari e si paga per tutti gli immobili che non rappresentano l’abitazione principale – quella nella quale si è stabilita la residenza – del contribuente. Per il calcolo imu 2022 sugli immobili vuoti/sfitti si deve applicare la seguente procedura: si prende la rendita catastale dell’immobile (è indicata nella visura catastale), si rivaluta aggiungendovi il 5%, poi si moltiplica il risultato ottenuto per il coefficiente catastale (/160), ed infine si moltiplica di nuovo quanto ottenuto per l’aliquota imu che varia da comune a comune. A Latina è pari al 10,6 per mille.

CONDOMINIO: secondo la legge italiana, è un istituto che indica comproprietà sulle parti degli edifici che sono composti da più unità immobiliari. Il fatto stesso di possedere una di queste unità, comporta dunque il conseguente pagamento degli oneri condominiali, per la quota parte di spese relative alla conservazione/manutenzione della cosa comune.

UTENZE: se ci sono utenze attive all’interno dell’immobile, anche se non si verificano consumi, va pagata comunque la quota fissa.

TARI: si tratta, fondamentalmente, della tassa per lo smaltimento dei rifiuti. Il suo ammontare è calcolato in relazione alla dimensione dell’immobile ed al numero di occupanti – minimo 1 anche se di fatto sono zero. Si paga solo se ci sono altre utenze attive all’interno dell’immobile e la formula per il calcolo è abbastanza complessa perché dipende dal totale dei rifiuti prodotti nell’anno dal comune di riferimento e da alcuni coefficienti correttivi.

IRPEF: In caso di possesso di immobili non locati posti nello stesso Comune dell’abitazione principale, oltre al pagamento dell’imu è dovuta anche l’irpef. Il contribuente è chiamato, infatti, a tassare il reddito fondiario in dichiarazione dei redditi. Lo farà nella misura del 50% della rendita catastale rivalutata, ed aumentata di 1/3, e proporzionalmente all’aliquota irpef in cui ricade. Questo in quanto il legislatore non privilegia i soggetti che detengono immobili non locati. L’obiettivo di questa maggiorazione è quello di invogliare alla commercializzazione degli immobili sfitti.

Chiudiamo l’articolo con un esempio pratico, prendendo in considerazione un immobile a Latina centro di proprietà di una persona residente a Latina e ricadente nello scaglione irpef del 25% (da 15000 a 28000 €), in un edificio degli anni 40/50, della superficie di 80 mq e con un rendita catastale di € 250, con le utenze attive anche se non utilizzate.

IMU = 445,20€

CONDOMINIO = 40 €/mese (480 €/anno)

TARI = 230 €/anno (cifra approssimativa ma abbastanza veritiera)

IRPEF = 54,69 €/anno

TOT = – 1209,89 €/anno

Possedere e tenere vuoto un appartamento come quello trattato nell’esempio, costa al proprietario circa 1200 € l’anno, senza considerare l’incidenza del deterioramento accelerato che l’immobile subisce per via del non uso.

Proseguendo con l’esempio, vediamo cosa succederebbe supponendo di affittare lo stesso appartamento, con contratto a canone concordato + cedolare secca, prevedendo un affitto di 500 €/mese:

RENDITA LORDA ANNUA: 6000 €

IMPOSTA FISSA (10% della rendita lorda) = 600 €

IMU = 239,40 € (7,6 per mille calcolato sul 75% della base imponibile)

TARI = 0 € (completamente a carico dell’inquilino)

CONDOMINIO = 120 € (il resto è carico dell’inquilino)

IRPEF = 0 € (con la cedolare secca la rendita non si cumula agli altri redditi)

TOT = + 5112,60 €/anno

Il nostro suggerimento a tutti i proprietari di seconde case non utilizzate è quello di interrompere questo lento ma continuo “dissanguamento” immettendo questi immobili nel mercato; valutandone la locazione – se si intende continuare a mantenerne la proprietà – oppure direttamente la vendita.

Qualcuno te lo ha mai detto?

Spesso, quando da “profani” ci si imbatte nella necessità di valutare il proprio immobile, si tende a tener conto soltanto delle caratteristiche costruttive del bene e delle sue caratteristiche estetiche, oltre ad aggiungere un plus di “valore affettivo”.

Tuttavia, un professionista del settore sa che il valore attuale e futuro di un immobile è influenzato anche e soprattutto dai contesti micro-economico e socio-demografico in cui l’immobile stesso è inserito.

I principali indicatori che incidono in modo sostanziale sul valore prospettico del bene nel medio e lungo termine possono essere raggruppati in 5 categorie:

Andamento demografico – L’andamento demografico comporta  una variazione di domanda di abitazioni: se cresce la popolazione cresce anche la domanda e viceversa. Pertanto il fattore demografico può influenzare in misura considerevole le quotazioni immobiliari a lungo temine.

Famiglie – Dalla dimensione media dei nuclei familiari è possibile desumere quale dimensione di immobile risponde maggiormente alle esigenze della popolazione di un territorio, e di conseguenza è maggiormente richiesto.

Anzianità – L’aumento dell’età media di una popolazione, porta ad una diminuzione di domanda di acquisto di prime case, perché il maggior numero di acquisti avviene da parte di ragazzi di età compresa tra i 35 ed i 45 anni, seguiti a stretto giro da ragazzi tra i 18 ed i 34 anni.

Livello di redditi – Il livello dei redditi incide in modo significativo sulle aspettative medie da parte della popolazione residente sulla qualità costruttiva degli edifici e del grado di finitura delle singole unità immobiliari.

Livello di occupazione – Il mercato immobiliare può risentire in modo sensibile del dato occupazionale e della precarietà lavorativa. Questi fattori influiscono, per esempio, sulla propensione all’acquisto e sulla facilità di accesso ad un mutuo.

Qual è il contesto di Latina?

Lo spiegheremo a breve, in un altro dettagliato articolo del blog…

Immobili e impatto ambientale: prospettive future

Condividiamo un interessante articolo pubblicato dal sito we-wealth in cui si parla di immobili, di impatto ambientale e di efficientamento energetico.

Nel 2021 oltre il 40% delle emissioni globali di co2 sono state prodotte dalla costruzione, dall’utilizzo e dal mantenimento degli immobili. Così riporta il Global status report 2021 dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie).

Ma non è tutto: se da un lato due terzi degli edifici oggi esistenti saranno ancora in piedi nel 2040, dall’altro la superficie edificata raddoppierà fino a raggiungere “il ritmo di una New York al mese per i prossimi quarant’anni” afferma l’Aie.

Per conseguire profitti e rispettare allo stesso tempo l’obiettivo di neutralità climatica per il 2040 previsto dagli Accordi di Parigi, il settore immobiliare dovrà inserire la sostenibilità ambientale tra i parametri di progettazione e costruzione degli edifici e compiere passi avanti in materia di efficientamento energetico.

Leggi l’articolo completo

Stanze in affitto per studenti: i dati di Latina

L’ultimo rapporto del portale immobiliare.it sulla media italiana dei prezzi delle stanze per studenti universitari evidenzia un marcato segno “+” rispetto all’anno scorso, soprattutto nelle grandi città. Il primato spetta a Milano (620 €/mese per una singola) con un aumento del 20% rispetto al 2021, mentre il fanalino di coda è Pescara (219 €/mese per una singola) con una diminuzione del 19,4% rispetto al 2021.

La buona notizia per i proprietari è che, dopo la crisi innescata dal Covid, la domanda continua a crescere con una media nazionale del 45% per le singole e del 41% per le doppie rispetto al 2021, mentre lo stock di locazioni disponibile sul mercato si riduce sensibilmente.

I dati di Latina

Quanto a prezzi di una camera singola, Latina si colloca nella parte bassa della classifica (287 €/mese), nettamente al di sotto della media nazionale (439 €/mese), con prezzi sostanzialmente invariati rispetto al 2021 (+ 0,2%). Ma il dato realmente interessante è che a fronte di una riduzione pari al 14,3% dello stock di stanze disponibili rispetto al 2021, si registra un aumento della domanda pari al 102,2% rispetto allo stesso periodo di riferimento.

Cosa ci dicono questi dati? Ci dicono che –  con molta probabilità – Latina avrà grosse difficoltà a soddisfare la richiesta di stanze, con il conseguente duplice aspetto negativo dell’aumento dei prezzi delle poche stanze disponibili e della “fuga” degli studenti universitari verso altre città che offrono migliori opportunità ed un maggior numero di servizi.

Abbiamo più volte sottolineato il fatto che l’università rappresenta una risorsa insostituibile per la città di Latina e quanto l’accoglienza degli studenti universitari sia fondamentale per continuare a goderne i benefici. Rinnoviamo quindi l’appello ai proprietari di case sfitte, ed agli investitori, di accelerare il processo di immissione di nuovi immobili in questo mercato, per far si che gli studenti scelgano Latina come sede dei loro studi, con tutto l’indotto che ne consegue…

Detrazione affitto per studenti universitari: alcune info

Gli studenti universitari di età compresa tra i 20 e i 31 anni, che stipulano un contratto di affitto possono godere del rimborso IRPEF, accedendo ad una detrazione pari al 19% dell’imposta lorda, a patto che sussistano determinate condizioni:

  1. Il Comune in cui è ubicata l’università deve essere situato in una Provincia distante almeno 100 km dal Comune di residenza dello studente;
  2. L’immobile fornito dal locatore deve essere collocato nel medesimo Comune in cui è situata l’università o, comunque, in comuni limitrofi.

La detrazione non vale per chi frequenta master, dottorati di ricerca e corsi di specializzazione.

Il rimborso ai fini IRPEF può essere richiesto fino a un limite massimo di 2.633 euro. Considerato che l’agevolazione della detrazione equivale al 19%, il risparmio netto massimo corrisponde a una quota di 500 euro.

Le spese detraibili escludono il costo per l’agenzia immobiliare, il deposito cauzionale e le spese condominiali, nonché quelle per le utenze se incluse nel canone di locazione.

Per ottenere l’agevolazione va compilato il modello 730, nello specifico il Quadro E, inserendo il codice 18 nella riga E8/E10.

Nel caso in cui sia un familiare a pagare l’affitto dello studente fiscalmente a carico, sarà suo onere indicare la spesa nel modello 730 entro i limiti sopra indicati, rispettando i requisiti previsti per accedere alla detrazione sul contratto di affitto per studenti.

Il limite di reddito per cui un figlio (fino ai 24 anni di età) è considerato fiscalmente a carico del genitore è pari a 4.000 euro. Negli altri casi, invece, è pari a 2.840,51 euro.

Digitalizzazione dell’archivio urbanistico: ormai è una necessità!

Proprio per l’importanza che vogliamo dare alla diffusione di questi contenuti (che vi preghiamo di condividere con quante più persone possibile), cercheremo di utilizzare un linguaggio molto semplice e poco “tecnico” – non ce ne vogliate – perché non c’è bisogno di essere “del settore” per essere coinvolti nell’argomento… anzi!

L’articolo è organizzato in 5 semplici risposte a 5 semplici domande. Cominciamo…

Cos’è l’archivio urbanistico? L’archivio urbanistico è uno spazio, ad oggi ancora fisico e di proprietà del comune, costituito da un deposito gigantesco che, nella nostra città, sta nei sotterranei del palazzo comunale e che è pieno di scaffali, sui quali sono ordinati – per anno di costruzione – degli enormi fascicoli contenenti una serie di documenti relativi a ciascun edificio della città. E’ bene precisare che archivio urbanistico e catasto NON sono la stessa cosa.

Che genere di documenti sono contenuti in questi fascicoli? Ci sono progetti, concessioni edilizie, concessioni in variante, documenti di collaudo, quando va bene certificati di agibilità o di abitabilità, documentazione relativa a pratiche di CILA o SCIA eseguite successivamente all’edificazione del fabbricato, progetti e certificazioni di impianti, eventuali condoni/sanatorie (che spesso stanno in un altro archivio che sta fisicamente da un’altra parte). Insomma, tutto ciò che riguarda la “storia urbanistica” di un edificio o di un immobile.

Perché si accede all’archivio urbanistico? Si accede all’archivio urbanistico per accertare la regolarità di un immobile. Spesso, infatti; e proprio perché ufficio urbanistico e catasto non sono la stessa cosa; non è sufficiente che la planimetria catastale sia conforme allo stato dei luoghi ma occorre che lo stato dei luoghi corrisponda a quanto autorizzato dal comune, in conformità alle leggi edilizie.

Quando è bene accedere all’archivio urbanistico? E’ buona norma farlo sempre quando si decide di mettere in vendita un immobile e SOPRATTUTTO PRIMA di metterlo in vendita, perché così c’è tempo di accertare che tutto sia ok, evitando poi, di fronte al notaio in sede di atto, di dichiarare – sotto la propria responsabilità – che ciò che si sta vendendo è conforme alle normative urbanistiche ed edilizie, assumendosi anche la responsabilità di risponderne in caso di dichiarazione mendace.

Chi e con quali modalità può accedere all’archivio urbanistico? Può accedervi chiunque, pagando una reversale alla tesoreria comunale (che varia a seconda della tipologia di documentazione richiesta) e richiedendo un appuntamento via pec, allegando l’apposita modulistica. E poi, quando si avrà accesso al fascicolo (i tempi di Latina, ad oggi, variano dai 30 ai 40 gg) bisognerà sapere quali documenti cercare.

Ora, è evidente che se l’archivio urbanistico fosse completamente digitalizzato e se le procedure di accesso all’archivio stesso fossero completamente automatizzate, tutto sarebbe più semplice ed immediato. E allora spargiamo la voce e  facciamola diventare un’esigenza così, chissà, magari un giorno, la digitalizzazione dell’archivio urbanistico diventerà una realtà…

Latina città universitaria: volontà comune di costituire un tavolo permanente

Venerdì 27 maggio si è tenuto sulla pagina Facebook della Latina Agenzia Immobiliare il secondo appuntamento con Home&Talk sul tema “Latina città universitaria: quali opportunità”.
A questo appuntamento sono intervenuti Fausto Nardi, della LAI – Latina Agenzia Immobiliare, Marco Fioravante, Presidente ATER Latina, Valeria Campagna, Consigliera comunale e Presidente Commissione Università a la Provincia di Latina ed Edoardo Subiaco, rappresentante degli studenti La Sapienza.

È possibile vedere l’intera diretta al seguente link: https://bit.ly/3NF11tq

In questa seconda puntata di Home&Talk, format ideato da Fausto Nardi della Latina Agenzia Immobiliare per condividere e trattare temi legati alla città e al settore degli immobili, si è parlato delle opportunità di una Latina a misura di studente universitario ed è emersa la volontà, da parte dei presenti, di “costituire un tavolo permanente tra istituzioni, privati, università e studenti sullo sviluppo della città e sulla opportunità di una Latina città Universitaria”.

“Assistiamo ormai da anni ad una crescita progressiva del nostro Ateneo e ad un trend in aumento di studenti provenienti da altre città d’Italia e non solo – afferma Fausto Nardi della LAI – Proprio per questo riteniamo sia importante, oltre che utile, inviare un messaggio chiaro alla città ed ai latinensi che possa aiutare a comprendere anche quali sono le opportunità che ruotano intorno a tutto questo”.

Valeria Campagna, consigliera del comune di Latina e presidente della commissione Cultura della Provincia di Latina, ha parlato del ruolo delle istituzioni e di ciò che possono fare per sviluppare Latina e l’Università.  “Le opportunità di sviluppo dell’università sono tantissime, le istituzioni hanno un ruolo imprescindibile. Non possiamo pensare che solo la presenza fisica dell’Università possa cambiare l’intera città – afferma Campagna – . Abbiamo il dovere di aiutare e incentivare lo sviluppo dell’Università. L’università sta investendo tantissimo nel nostro territorio, più di 10 milioni di euro per aule, alloggi, spazi di condivisione ed altre strutture. Abbiamo approvato un protocollo (Comune di Latina, Provincia di Latina e Università) per dare i locali dell’ex distretto su cui l’Università investirà per dare spazio agli studenti. Questione spazi studio, trasporto pubblico e ascolto delle istanze degli studenti. A breve termine possiamo dire che stiamo lavorando nel dare agli studenti spazi nei centri anziani, stiamo cercando di incrementare il bus verso l’ICOT dove si fa tirocinio. Nel lungo termine abbiamo l’ex Banca d’Italia, uno spazio centrale che si potrebbe destinare a tutti gli studenti della città”.

Marco Fioravante, Presidente ATER ci spiega il progetto di dedicare degli alloggi agli studenti fuori sede nel quartiere storico del Nicolosi. “Dobbiamo intervenire dando un senso diverso per migliorare e cambiare un quartiere a cui tutti noi siamo legati anche affettivamente – afferma Fioravante -. Il quartiere è centrale, si possono raggiungere le facoltà a piedi e superano il problema dei trasporti pubblici. In questo modo potremmo dare un servizio agli studenti fuori sede e dare una spinta per migliorare il quartiere. I costi delle abitazioni al Nicolosi saranno molto competitivi e adatti agli studenti perché saranno delle abitazioni di taglio piccolo di una o due stanze. Oltre a ciò vorremmo aprire degli spazi oggi chiusi, nella piazzetta del Nicolosi, vorremmo aprirle per dedicarle ad aule studio. Non vorremmo che questo sia un’azione spot ma l’inizio di un percorso, fatto dall’amministrazione pubblica e dai privati, per cambiare radicalmente lo stato del Nicolosi oggi. Un quartiere universitario è una possibilità di spinta culturale per tutti noi”.

Edoardo Subiaco, rappresentante degli studenti Sapienza, introduce quelle che sono le esigenze degli studenti fuori sede che vendono a Latina per poter studiare: “Uno studente fuori sede ha bisogno di trovare un’abitazione in linea con le sue esigenze di ragazzo e di studente – afferma Subiaco -: una zona centrale, per ovviare alle problematiche legate ai trasporti pubblici, ed in buono stato. Gli studenti chiedono una stanza abbastanza capiente perché lì ci vivono, ci studiano e ci dormono. Molti proprietari, per inserire più studenti possibili, sfruttano ogni centimetro. I prezzi devo dire che sono in linea con il mercato con richieste che vanno dai 250/350 a stanza in base alla qualità dell’immobile. Gli studenti per trovare abitazioni trovano un po’ di confusione e non c’è organizzazione. Moti cercano attraverso il web, sui siti specializzati, oppure nelle bacheche fisiche ma spesso ci sono avvisi vecchi, oppure su un gruppo Facebook di studenti oppure con un passaparola. In questo manca un coordinamento e un punto di riferimento per chi deve trovare un alloggio a Latina”.

 

Fausto Nardi, LAI: “gli studenti devono essere visti come una risorsa per la città, e vanno accolti con il massimo riguardo possibile perché poi, quando nel fine settimana tornato a casa, raccontano Latina alle loro famiglie ed ai loro amici che potrebbero decidere, per esempio, di investire a Latina o di venire semplicemente a trascorrere qui’ un weekend. Dobbiamo cominciare ad acquisire la cultura della città universitaria ed investire, noi latinensi in primis, sull’accoglienza di questi ragazzi, creando le condizioni migliori per farli sentire a proprio agio ”

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